lunedì 28 maggio 2012

Nulla è ciò che sembra - PRIMI - Bucatini alla carbonara? Ni

Eh, già.
Facile dire bucatini alla carbonara.
Ma poi all'atto pratico così non è.
Se la cena è tutta a base di pesce mica la puoi fare la carbonara no?
E invece si!
Si può.
E a detta dei commensali è pure più buona, perché più delicata, della (mitica) carbonara classica.
A voi, gentili fanciulle, l'arduo giustizio ...


Bucatini alla carbonara di spada affumicato


Ingredienti per 6 persone
300 gr. di bucatini BiAglut
3 uova
2 tuorli
100 gr. di spada affumicato
50 gr. di pecorino grattugiato (io rigorosamente romano)
100 gr. di pancetta tesa in una sola fetta
1 spicchio di aglio
sale
pepe
cubetti di pecorino semi-stagionato (io rigorosamente sardo)
4 cucchiai di olio evo

Tagliare a dadini la pancetta e lo spada. Fare scaldare in una larga padella l'olio con lo spicchio d'aglio in camicia e rosolarlo. Togliere l'aglio appena inizia a colorarsi e aggiungere la pancetta, far soffriggere finché non ha perso il suo grasso.
Sbattere in una ciotola le uova, i tuorli ed un pizzico di sale.
Lessare al dente la pasta scolare senza strizzare.
In una ciotola versare la pasta, la pancetta con il suo olio, 80 gr. di spada, le uova, il pepe ed il pecorino grattugiato e mescolare amalgamando bene gli ingredienti.
In stampini da budino ben unti di olio versare i bucatini ben arrotolati su un forchettone, riempire per bene, pressare e passare in forno caldo a 180° per 5 minuti.
Sfornare, rovesciare gli stampi sui piatti di portata e guarnire con pezzetti di spada e cubetti di pecorino. Servire subito.




venerdì 25 maggio 2012

Nulla è ciò che sembra - PRIMI - Pennette al pomodoro?

Ovviamente no.
Niente pasta al pomodoro.
Che buona è buona. Ma semplice è semplice.
Quindi ... Pennette ai ricci di mare :) Assolutamente squisite ;)



Ingredienti per 4 persone
350 gr. di pennette Nutrifree Blu
2 pomodori maturi
200 gr. di polpa di riccio (sarebbe meglio fresca ma ... pazienza)
prezzemolo
1 spicchio di aglio
peperoncino in polvere
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale

Soffriggere in una larga padella un trito di aglio, prezzemolo e peperoncino nell'olio evo, versare il vino bianco e far cuocere per 1-2 minuti.
Unire i pomodori privati della buccia e dei semi tagliati a filettini. Unire la polpa di riccio. Regolare di sale. Far cuocere per pochi minuti.
Frullare il tutto con il frullatore ad immersione.
Lessare la pasta e condire.

giovedì 24 maggio 2012

Nulla è ciò che sembra - PRIMI - Tonnarelli al pesto?

"Tonnarelli al pesto?" direte voi "E allora? Che c'è di nuovo?"
Ed io vi rispondo che è solo quello che vedete. 
Il gusto non ha niente a che vedere con il pesto ligure anche se di ligure qualcosa ha.
E poi ha pure qualcosa di pugliese.
I tonnarelli invece una vera e propria patria non ce l'hanno. Diciamo centro-sud e faccio contenti tutti :-)




Ingredienti
320 gr. di tonnarelli NSG
200 gr. di burrata pugliese
25 gr. di acciughe sott'olio
1 ciuffo abbondante di basilico ligure
1 pizzico di peperoncino in polvere

Scolare le acciughe dall'olio e tamponarle con carta assorbente da cucina.
Lavare le foglio di basilico e asciugarle delicatamente.
Tagliare a pezzetti la burrata e metterla nel mixer.
Aggiungere le acciughe ed il basilico. Frullare fino ad ottenere una crema omogenea aggiungendo, se necessario, un pochino di olio delle acciughe.
Lessare al dente la pasta. Scolare senza "strizzare".
Versare la pasta in una terrina, aggiungere la crema, amalgamare, servire con qualche fogliolina di basilico fresco.

mercoledì 23 maggio 2012

Nulla è ciò che sembra - ANTIPASTI - CROCCANTINO

Croccantino 
ovvero polpetta di granchio con maionese al wasabi di Stefania Orlando di Araba Felice in Cucina qui. Ho un problemino. Sul blog di Stefania non riesco più a trovare la ricetta anche, che invece ho ritrovato in Menù Turistico . (Le chiedo quindi scusa se non ho messo il suo riferimento. Sono imbranata ;))





Polpette di granchio / gamberetti


polpa di granchio BUONA (circa 200 g)
una besciamelle molto solida ( 50 di burro, 50 di farina fecola di patate, 250, max 300 di latte)
1 albume
1 cucchiaio e mezzo di maizena
coriandolo
sale
semi di sesamo
olio per friggere
bastoncini per gelati

Scolare la polpa di granchio dal liquido di conservazione e farla asciugare rapidamente in padella, con un po' di sale. Lasciatelo raffreddare e aggiungetelo alla bechamelle, insieme all'albume e alla maizena e al coriandolo tritato. Mescolate bene, aggiustate di sale e lasciate riposare in frigo da un minimo di due ore a tutta la notte.
Formate poi delle palline un po' più piccole di una noce e passatele nel sesamo. se avete tempo, fatele riposare in frigo ancora un po.
Dopodiché friggetele in abbondante olio e servite

Maionese al wasabi
maionese allo yogurt
wasabi

Semplicissima: basta che voi prepariate una maionese, con la vostra solita ricetta, e ci aggiungiate del wasabi, a piccole dosi per volta. Il mio consiglio è di procedere poco a poco, assaggiando via via, anche se di fatto poi finisco sempre per "andarci giù dura", visti i gusti dei miei amici.
Se non vi piace il gusto del Wasabi, aggiungete qualche goccia d'arancio alla fine della preparazione e servite con una bella spolverata di zeste, sempre di arancio, naturalmente.

Nulla è ciò che sembra - ANTIPASTI - PASTICCINO

SABLE' CON PARMIGIANO, MOUSSE DI SALMONE E PAGLIUZZE D'ORO


ricetta originale di Ombra nel portico da me adattata alla versione gluten-free - con idea aggiuntiva di pagliuzze d'oro al posto del salmone per farlo sembrare più pasticcino ;) come aveva fatto Pasqualina) .
Del resto dovevo enfatizzare che "Nulla è ciò che sembra"...





Per la frolla salata
230 gr. farina 00 farina Farmo per crostate + altra per la lavorazione
130 gr. burro
35 gr. tuorlo
65 gr. parmigiano reggiano
25 gr. amido di mais
10 gr. sale

Impastare il burro morbido con la farina come per il metodo sablé (la farina verrá isolata dal burro, così in cottura non si deformerá e rimarrá piatta) aggiungere poi i tuorli, e alla fine gli altri ingredienti.
Stendere l'impasto tra due fogli di carta forno, appiattire con il mattarello fino allo spessore di utilizzo (4mm circa) e riporre in frigorifero a raffreddare.
Estrarre la frolla dal frigo e tagliare nelle forme desiderate. Cuocere a 160° per circa 20 minuti.
PS: a me durante la cottura i "frollini" avevano perso la forma originale, appena estratti li ho tagliati nuovamente con il coppapasta. Il risultato comunque era ottimo!

Per la mousse di salmone
190 + 230 gr. di panna fresca   
80 gr. di salmone affumicato (o fresco)
5 gr. di gelatina in polvere (io ho usato il foglio)
4 gr. di sale
pepe qb

Bollire 190 gr. di panna e versarla sul salmone spezzettato, aggiungere la gelatina reidratata e sciolta  ( 5gr. di gelatina in 25 gr. di acqua e poi sciogliere leggermente al micronde), il sale, il pepe e frullare finemente con un mixer ad immersione.
Montare la seconda dose di panna (230 gr.) e unirla al composto frullato come per una normale mousse. Versare negli stampini in silicone e congelare.

Mettere su ogni frollino una formina di mousse al salmone e decorare con pagliuzze di oro alimentare.

Nulla è ciò che sembra - ANTIPASTI - CANTUCCI

Nessun cappello. 
Già dato nel post precedente ;) 
Oggi vado di fretta. 
Oddio, per chi mi conosce, vado più in fretta del solito, quindi  sono praticamente come la pallina del flipper :)


CANTUCCI CON CAPPERI ACCIUGHE E PINOLI

ricetta originale di Poveri ma belli e buoni da me adattati alla versione gluten-free ;)


Ingredienti per ca 15-16 pezzi:


70 gr di farina bianca 00 farina di riso glutinoso + altra per la lavorazione
30 gr di frumina amido di mais
1 uovo intero
30 gr di burro
15 gr di capperi sotto sale
15 gr di pinoli
5-6  10 filetti di acciughe sott'olio + 1 cucchiaiata dell'olio delle acciughe
5 gr  di lievito istantaneo per pizze 

Ho lavorato le farine, a cui avevo aggiunto  un'idea di sale e il lievito, con l'uovo e il burro morbido come la classica frolla e mentre incominciavo ad impastare ho incorporato anche i pinoli, meglio se un po' spezzettati, i capperi precedentemente dissalati e tritati così come le acciughe ben pulite, dissalate asciugate e tagliate a tocchettini. Ho lasciato riposare la palla di frolla in frigor per un'ora. Poi l'ho tolta, l'ho reimpastata brevemente e ho formato due panetti lunghi  ca 20 cm e larghi 5-6, spessore 2-3 cm un panetto lungo 20 cm. largo 6 e spesso 4. Li ho posizionati su una placca da forno rivestita con carta da forno imburrata e li ho fatti cuocere ca 15 min a 180°. Poi li ho tolti e li ho sezionati nel senso della larghezza ottenendo così delle "fette" che poi ho ripassato a dorare in forno per altri 10 min.

martedì 22 maggio 2012

Nulla è ciò che sembra


Un titolo particolare per una cena particolare.
Ebbene si. Ce l'ho fatta. 
Sono riuscita finalmente a dare la cena che avevo annullato, causa malattie varie, il 30 marzo.
Il titolo già fa capire che la cena si base su illusione ottica.
Ossia pensi di vedere, e quindi mangiare, una cosa ma poi ... sorpresa!
La riuscita della cena la devo soprattutto alle mie virtuali amiche food-blogger da cui ho copiato alcune ricette ed idee adattandole per i celiaci.
Mi piace far conoscere il mio "mondo", fatto di materie naturalmente prive di glutine, alle persone che non sono celiache.
L'esclamazione più ricorrente è "Ma allora non ti perdi nulla!".
E io gongolo. Si può dire gongolo? Probabilmente si perché non risulta come refuso :)
Comunque, giusto per la cronaca, non è che non abbia niente di meglio da fare che vagabondare in internet alla ricerca delle ricette più spettacolari, strane, fantasiose ed inimmaginabili, nè?
E' che mi piace proprio tanto stupire le persone che invito.
E, giusto per rendere più eccitante la cosa, non faccio mai prove. 
Della serie "o la va o la spacca"
Ed ecco ora, sior e siore, bando alle ciance, il menù:

Antipasti:
Sembrano pasticcini ma, ovviamente, così non è. 
Sono tutti a base di pesce.
Le ricette? Più in là ... forse :P
Cantuccio - Pasticcino - Croccantino


Primi:
Sembra normalissima pasta che però, pur nella sua semplice bontà,  così semplice non è.
Naturalmente anche queste a base di pesce.
Tonnarelli al pesto - Pennette al pomodoro - Bucatini alla carbonara 


Secondi:
E secondo (ah, ah, ah, va beh dopo due giorni di cucina intensiva perdonatemi la freddura) voi poteva essere qualcosa che uno vede e dice "ah si! questo è ...".
No. Non ci pensate proprio. Non nascondo il puro divertimento nel vedere l'espressione dei commensali mentre assaggiavano questo e quest'altro. Per non parlare della gara a chi indovinava gli ingredienti. Manco a dirlo, c'è pure qui di mezzo il pesce ...
Bignè - Cannolo - Strudel

Dolce:
Anche qui la normalità non poteva farla da padrone. Dolce è dolce. Panna cotta è panna cotta. Ma sopra? No. Oggi non dico niente! Muta come un pesce sono ...
Panna cotta


Ebbene. Quanto siete incuriosite ora? Le ricette nei prossimi post.




Chissà se qualcuna di voi riconosce nelle foto una sua ricetta :)

venerdì 11 maggio 2012

Red passion food ...



Ieri sera ho iniziato a fare le "pulizie di primavera" (va beh, sto in ritardo, ma come giustificazione ho i due ninni che si sono ammalati di continuo).
Ovviamente come tutte le pulizie di primavera che si rispettano, d'obbligo c'è il riempimento del sacco nero, ovvero cose che finalmente ti decidi di buttare perché: 
a. non le usi più  
b. sono rotte ed ormai la speranza che si auto riparassero è svanita 
c. non sono più di moda 
d. non sono più tecnologicamente utilizzabili
Appartengono all'ultima categoria le cassette di musica e le cassette dei film.
Un peccato. Certo. Ma se registratore e videoregistratore sono rotti ed aggiustarli costa troppo, l'unica cosa che ti resta da fare è ELIMINARE.
Fra le cassette dei film mi ritrovo fra le mani una copia de Woman in Red. Vecchissimo.Del 1984 con una Kelly LeBrock giovanissima e bellissima.
In onore di questo film ecco una ricetta freschissima (qui a Roma fa caldissimo), semplicissima e gustosissima. Nonché perfettissima per il contest Colors and Food che questo mese chiama il rosso.
Oggi mi gira di usare i superlativi. Scusate...


Ingredienti per 4 rotolini
1 peperone rosso
1 fragola
olio evo
basilico freschissimo
sale
pepe macinato al momento

Cuocere il peperone al forno (150°/180°), girandolo spesso.
Un volta cotto (la pelle si alza da sola) toglierlo dal forno e coprirlo con pellicola.
Spellare il peperone e ricavare delle strisce di 2 cm. di larghezza.
Posizionare le strisce su un piatto e condire con olio evo, sale, pepe, e basilico a filettini piccolissimi.
Lasciar marinare per 30 minuti.
Lavare la fragola e tagliarla a spicchi della lunghezza delle strisce di peperone.
Sgocciolare le strisce di peperone, mettere un pezzetto di fragola, arrotolare e fermare con uno spiedino.
Procedere con tutte le altre strisce di peperone.
PS: l'abbinamento sembra molto ardito, ma ricordatevi che anche il peperone, tolta la pelle ed i semi, è dolciastro!

CONTEST COLORS AND FOOD

giovedì 10 maggio 2012

Verticale Greca


Il nome è tutto un programma.
Mi piace trovare nomi strani per piatti normali, semplici.
Anche quando ho preparato i menu del mio matrimonio mi sono divertita.
I maltagliati all'amatriciana erano diventati Malfatti d'Amatrice.
Le crespelle ripiene di carciofi erano diventate Fior di carciofo (perché impiattate a mo di fiore).
Le patate al forno erano diventate Infornata di patate.
L'insalata era diventata Tenerezze dall'orto.
Niente di che. Si poteva fare sicuramente di meglio. 
Però all'epoca mi erano sembrati carini.
E poi avevo organizzato tutto in soli 3 mesi.
Tornando al nome di oggi altro non è che semplice insalata greca, messa in bicchierini per finger food.
Il "trucco" è la "composizione". Che c'ha pure la motivazione (leggete più avanti...).
Non a casaccio. No. Tutti gli ingredienti divisi, uno per uno e sovrapposti.
Per mangiarli infili la forchetta su un lato, tiri fuori tutto insieme e quindi riesci a gustarti  TUTTI gli ingredienti  in un sol boccone senza dover fare la caccia al tesoro nel piatto (normalmente le olive cercano sempre di scappare)!
Che ne dite? Una sciocchezza che però si presenta abbastanza bene.



Ingredienti per 6 bicchierini
2 foglie di insalata iceberg
1 cetriolo
1 cipolla rossa di Tropea (io ne ho usate 3 piccolissime)
12 pomodorini fragolini
12 olive nere denocciolate
120 gr. di formaggio feta
olio evo
origano


Mettere nei bicchierini gli ingredienti nello stesso ordine di cui sopra.
Versare l'olio evo a filo e completare con un pochino di origano.


nb: io non ho messo sale in quanto trovo sufficientemente salata la feta.

mercoledì 9 maggio 2012

Per una sera addio dieta e benvenuto CACIO

Chi si mette a dieta lo sa.
Lo sa nello stesso istante in cui decide di mettersi a dieta.
E la conferma avviene nell'arco di qualche giorno dall'inizio della dieta.
E' li, che aspetta tranquillo. Tanta lo sa che poi sarà il suo turno.
Di che parlo?
Ah non lo sapete? 
Bugiarde! 
Fate finta di non saperlo ma lo sapete. Eccome se lo sapete.
E' lo sgarro, il peccattuccio di gola, quel senso di non so che che però un nome ce l'ha.
Ed il mio ha un nome MERAVIGLIOSO.
Ebbene si. Per questo piatto mi trasformo da milanese a romana in un secondo.
Meraviglioso, cremoso, profumato piatto di tonnarelli cacio e pepe.
Un piatto di una semplicità mostruosa ma che, proprio per la sua semplicità degli ingredienti, può risultare difficile.
Ecco come li faccio io. Le dosi indicate sono per una persona che in un momento di lucidità decide che il peccato di gola almeno deve essere contenuto nelle quantità. E vi assicuro che è stato uno sforzo IMMANE!



Ingredienti per 1
50 gr. di tonnarelli NSG
2 cucchiai di pecorino romano grattugiato
pepe

Lessare la pasta in abbondante acqua non molto salata.
Al momento di scolarla mettere in un bicchiere 5 cucchiai di acqua di cottura.
Scolare la pasta ma senza "sbatterla".
Mettere la pasta in una ciotola, aggiungere il pecorino e mescolare.
Aggiungere un cucchiaio di acqua di cottura alla volta e mescolare sino ad ottenere una salsa cremosa (a me piace abbastanza fluida). Pepare. Mescolare.
Lasciare riposare un paio di minuti e servire.

martedì 8 maggio 2012

Cubo di gamberi con zucchine intorno ...


Buona parte delle persone che mi conoscono, anche attraverso questo blog, sanno le mie vicissitudini sulla mia salute e quella dei miei ninni.
Manca all'appello l'ultima influenza intestinale accorsa settimana scorsa. 
Giusto per non farmi mancare niente...
Di buono mi ha tolto quasi due chili!!!
A fronte di un si tal gradito regalo mi sembra doveroso perseverare (grazie anche allo stomaco non ancora ai massimi livelli) con una dieta il più possibile sana.
Ora faccio colazione salata, quindi pochi carboidrati e tante proteine con poco colesterolo (basta usare le uova di quaglia).
Pranzo con due cucchiai di riso bianco lesso e tanta verdura cotta.
Ceno con principalmente pesce.
E poi ve lo faccio vedere io il risultato (detto a mò di meccanico della Ferrari di Zelig).
Certo, manca ancora tutta la parte di sport e massaggi casalinghi da fare. Ma io sono una che non mollo e se mi metto in testa una cosa prima o poi ce la faccio. Del resto sono un Capricorno...


Ieri c'era un'offerta al supermercato di surgelati.
NON potevo NON prendere le code i gamberi giganti (giganti ... a me sembravano normali ... e visto che sono geometra di misure me ne intendo ...).
Ecco come li ho cucinati. Ovviamente prendendo quelli normali possono venire dei graziosissimi finger food :)




Ingredienti
300 gr. di code di gamberi surgelati fatti scongelare in frigo
1 zucchina
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di rhum
olio evo
sale
pepe

Versare in una padella abbastanza capiente due cucchiai di olio evo.
Aggiungere le code di gamberi. Far saltare un paio di minuti ed aggiungere il rhum.
Far sfumare a fuoco vivace e cuocere completamente i gamberi.
Sgusciare tutti i gamberi, salare e pepare.
Con l'aiuto di un coppapasta quadrato creare una torretta.
Lavare la zucchina. Con l'aiuto del pelapatate ricavare delle sottilissime striscioline dalla parte verde della zucchina ed immergerle in abbondante acqua leggermente salata per pochi minuti di modo che si "ammollino" senza disfarsi (controllare in continuazione!).
Tagliare a cubetti la zucchina rimasta e far saltare in padella con olio evo e l'aglio in camicia. Salare.
Comporre il piatto come in foto.

lunedì 7 maggio 2012

Beaucoup Francaises, mais tres bon ... Ovvero gratin di porri

Ieri era una giornata classica denominabile da LUPI. 
Cielo grigio plumbeo.
Acqua a gogò: violenta, meno violenta, normale, leggera e pure quella fastidiosissima stile aerosol che pure se hai l'ombrello ti bagni uguale :(
Gatti nervosi perché non potevano uscire.
Cagnina frustrata perché ogni volta che ri-entrava subiva lo strizzamento totale.
Alex e Chrissi noiosi.
Ho reso l'idea?
In una giornata così che fai?
L'unica cosa possibile. L'unica che li renda soddisfatti. Tutti quanti.
Gatti: aprirgli la finestra dell'interrato che dà in una zona coperta vista giardino.
Cane: dargli un orecchio di maiale (ma come fanno?).
Bimbi: comprargli un paio di scarpe.
Ebbene si. Sono maschi, sono piccoli, ma sono già fashion victim...
Certo non di Alviero Martini, Timberland, o altro. 
No. Pure peggio oserei dire ...
Chrissi "Mamma io voio cappe osse Cass con luci sisi me piace" (traduzione Mamma io voglio le scarpe rosse di Cars con le luci mi piacciono). 
Alex "Mamma io no. Io cappe nele. E poi maccana" (traduzione Mamma io no, io voglio le scarpe nere e una macchina".
Altro?
E quindi con il mio compagno andiamo alla ricerca delle scarpe rosse e di quelle nere, che nel frattempo diventano pure loro con le luci.
Entriamo in un negozio di sole scarpe. Scarpe di Cars niente. E fanno la faccina.
Scarpe rosse niente. Altra faccina. 
Poi vedo delle scarpe da ginnastica Nike. Ci sono in grigio scuro ed in bianco. Carine. 
E ad un prezzo ancora abbordabile, il che, al giorno d'oggi, non guasta.
"Ninni vi piacciono?". Alex è subito entusiasta. Bene. Meno uno.
Chrissi è un pò dubbioso. Riprova con la nenia delle scarpe rosse di Cars con le luci ma poi cede e sceglie quelle bianche.
Ok. Allora andiamo?
In coro "No. Io pendo cappe mae" (traduzione No, io prendo le scarpe da mare).
Niente da fare. Non ce ne sono a prezzi modici. Gli faccio capire che non ho soldini. 
Fortunatamente capiscono e non fanno capricci.
Quindi andiamo alla cassa. Mettono i loro acquisti sulla cassa. Pago.
Un centimetro fuori il negozio in coro "Mamma io metto cappe siubito!"
E così mi fermo, mi metto in ginocchio, gli cambio le scarpine e godo del LORO SORRISO. Altro che sole!


Dopo una mattina così a pranzo ho voglia IO di coccolarmi.
Mi faccio quindi una cosa che erano secoli (si, alla mia età se pò dì) che non mangiavo.
Li avevo assaggiati per la prima volta in Francia nel corso dello scambio culturale in cui rimasi per una settimana in casa di un mio coetaneo francesce. Il paese si chiama(va) Poitiers.



Ingredienti per 3
250 ml di besciamella (fatta con la fecola di patate) 
tre porri
un cucchiaio di parmigiano grattugiato

Lavare i porri e tagliare la parte verde più dura. Lessarli (ma non che si sfaldino!) in abbondante acqua salata.
Scolare ed asciugare. Versare un cucchiaio di besciamella in ogni ciotolina. Tagliare i porri tutti della stessa altezza in modo che stiano 1/2 centimetro al di sotto del bordo della ciotolina. Metterli uno vicino all'altro in ogni ciotolina sino al riempimento. Coprire con abbondante besciamella. Spolverizzare con il parmigiano e gratinare in forno già caldo a 180°.





venerdì 4 maggio 2012

Ricordi di CastelGandolfo: Millefoglie di persico






Inizia il periodo delle diete. Almeno per me. Ah potessi tornare ad avere 30 anni!
Voi direte 30? Ma che sei matta? Volevi dire 20! 
No. No. No. I miei 30 anni dal punto di vista fisico ed emotivo sono stati i migliori in assoluto.
Mi ero da poco trasferita a Roma. 
La vita mi sembrava meravigliosa: un fidanzato che amavo, un lavoro che mi appagava, una bella città da scoprire e da vivere. 
Vivevamo insieme sul lungo lago di CastelGandolfo. 
Insomma stavo proprio bene. 
Inoltre avevo anche parecchio tempo, e soldi, per me stessa. E quindi vai di sport e massaggi!
Ah che bei ricordi ... sembrano così lontani oggi ...
Oggi ho minuti contati anche per una semplice doccia!
Sveglia alle 6.00. 
Toletta.
Vestiti.
Trucco.
Metto nella borsa la brioscina per la colazione. 
Prendo Eddy (micio bianco - Eddy è il diminutivo di Edelweiss...) e lo metto nella zona off-limits per gli altri gatti e per il mio ex-marito. 
Prendo Emma (cagnina) e la porto fuori (dove poi resta tutto il giorno facendo la spola fra casa mia e quella della mia vicina - che di cani ne ha circa una decina...). 
Torno in casa. 
Metto cappotto/maglione/altro. 
Aspetto il ciabattare (vi assicuro che ciabatte più brutte delle sue non esistono e poi ha dei piedi inguardabili - questo gliel'ho sempre detto!) del mio ex-marito sulle scale che collegano i due appartamenti. 
Un ultimo sguardo ai miei ninni. 
Apro la porta. 
Entro in macchina. 
Via al tragitto per il lavoro. Tempo: un'ora e un quarto totale. 
Timbro. 
Scendo in ufficio (sto in un seminterrato). 
Vado a prendere alla macchinetta un te annacquato. 
Faccio colazione mentre accendo pc ed attivo la posta guardandola velocemente.
E tac. Ennesima mail ridicola del mio ex-marito. Che pampane ... Quando c'ho tempo per le sue stupidaggini rispondo (ma parlarmi no eh? No. Poverino. Ha bisogno del suggeritore(trice)).
Lavoro.
Ora di pranzo. Una cosa veloce. Ho solo 30 minuti.
Uscita (part-time).
Percorso al contrario. Tempo: un'oretta.
Ma non vado a casa. No. Vado all'asilo a prendere i miei ninni. Ore 16.00.
Arrivo. Baci. Abbracci. Due parole con Suor Clara.
Loro escono e iniziano a correre a destra e a manca con i compagni. 
Inizio a chiamarli. Nulla.
Una, due, tre, quattro volte. La quinta urlo. Niente.
La sesta entro in macchina, metto in moto e loro arrivano come saette : )
Ore 16.30. A casa. Faccio fare merenda a loro.
Poi, dipende dal giorno: pediatra, vivaio, spesa, amichetti, farmacia.
Ore 18.00. Aspetto che il mio ex-marito venga a prendere i miei ninni per stare con loro un paio d'ore. Niente da fare. Se c'ha da fare per i fatti suoi è puntualissimo. Per i ninni non ci sente...
Ore 18.30 finalmente sola.
Ore 19.00 inizia la colata barbarica dei miei ninni dal piano primo al piano terra.
"Dai andate su! State un pochino con papà!". "No. Io mamma. Mamma bella. Papà blutto".
Ovviamente il mio ex ben si guarda da venire a riprenderseli. Sta sul computer (così dicono i bimbi). Stellina.
Ore 19.45 riscende il mio ex con i giochi che si era portato su e poi sparisce.
Inizio a preparare la cena.
Ore 20.00 Mangiamo.
Poi laviamo i piatti.
5 minuti di tv per me.
Ore 21 rincomincio: pulisco le sabbiette dei gatti, dò da mangiare ai gatti e a Emma (che nel frattempo è entrata e uscita circa 50 volte).
"Ragazziiiii, venite a mettervi il pigiama". 
"Nooo tiamo gioando con le maccane"
"Muovetevi!" Al terzo tentativo arrivano. Litigano per chi deve essere il primo.
Li piglio tutti e due e con la destrezza di Udinì riesco a cambiarli in contemporanea.
Ore 22. Preparo i cambi per il giorno dopo. I miei. I loro. I loro zainetti (piatti, bicchieri, posate, tovaglietta, merendina, tovagliolo).
Ore 22.30. "Ragazzi a nanna". 
Clic. Luce spenta. E se mi va di lusso dormo fino alle 6. Se invece va come gli ultimi 6 mesi mi svegliano circa 1-2 volte a testa, a turno, a distanza di un'ora :o.
E poi mi sento dire: "ma tu ti devi rilassare!" Il prossimo che me lo dice lo strangolo.


In quei trenta minuti di tranquillità decido cosa fare per cena. E visto che, come detto secoli sopra, sono a dieta, parto a preparare il pesce. Parto bene ma finisco male. Poi capirete domani...
Questo è un piatto che ho assaggiato in un ristorante di CastelGandolfo in cui andavo con l'allora mio fidanzato ed oggi ex-marito.
Buonissimo. Leggerissimo.




Ingredienti per 2
1 filetto di pesce persico
1/2 melanzana 
1 zucchina
1 patata media
10 ciliegini
olio evo


Ricavare dal filetto del pesce persico delle fette sottilissime (carpaccio).
Su un foglio di carta da forno versare un filo d'olio evo. Affettare sottilmente la melanzana, la zucchina e la patata. Mettere sul fondo una fetta di melanzana, poi il pesce, poi zucchina, ancora pesce, patata, e via andare sino a terminare gli ingredienti. In ultimo tagliare a metà i pomodorini, salare, pepare, ancora un filo d'olio e poi richiudere a cartoccio ed infornare in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Poi aprire il cartoccio e far dorare per 10 minuti.
Io poi ho usato un coppapasta quadrato e creato un piattino finger food.